Per noi di Raggi di Sole questo tempo di emergenza ha portato accanto a molte limitazioni ed allo sperimentare modi diversi per essere a servizio dei più poveri, una grande novità. Sr Vera, infatti ad ottobre ci ha comunicato la notizia tanto attesa: Raggi di Sole avrà una nuova casa.
Questo annuncio ci ha riempito di gioia, tante emozioni ci hanno attraversato, da un lato siamo dispiaciute di lasciare la sede di via Colautti, dall’altro siamo felici di poter offrire una sede più idonea ai bisogni delle persone che incontriamo quotidianamente. Quando abbiamo visto la nuova sede di via Casilina, abbiamo apprezzato fin da subito la luminosità, ed immaginato che per molte persone questa luce potrà trasformarsi in speranza e resilienza.
Molte persone che abbiamo avuto il piacere di conoscere nel corso di questi undici anni, hanno avuto la pazienza e la capacità di riacquistare fiducia in sé e negli altri e di ricominciare a piccoli passi il percorso di vita interrotto.
Ci auguriamo, che la nuova sede possa continuare a rappresentare un porto sicuro, in cui le persone si sentano accolte e ascoltate in un clima che valorizzi le diversità e le sensibilità caratteriali e interculturali.
In questa fase di trasferimento, abbiamo cercato di fare squadra, nonostante le diverse vedute, ci siamo reinventate come tappezzieri di sedie e poltrone, architetti d’interni, facchini e montatori di mobili, grazie al prezioso contributo dei nostri ospiti, delle ragazze del Centro giovanile delle Suore Francescane dei Poveri e ai consigli di chi è passato per salutarci. Questo periodo ci ha insegnato che nei momenti di difficoltà è necessario fare squadra, valorizzare attitudini e competenze di ognuno e non necessariamente cercare soluzioni veloci.
Giovedì 12 novembre è stato il primo giorno di apertura: distanti e mascherati ma felici di incontrare occhi e storie vecchie e nuove, curiosi di conoscere il quartiere e le realtà del territorio e di farci portavoce di bisogni emergenti e sommersi.
E quando sarà possibile e la situazione di emergenza sanitaria sarà rientrata, desideriamo poter organizzare una festa di inaugurazione per poter salutare e ringraziare le persone che sostengono e che conoscono il progetto.
Concludo citando una frase di Papa Francesco, a cui sono particolarmente legata: “La speranza non delude è sempre lì silenziosa, umile, ma forte”.
Incoronata Di Lucchio