Sr Giuliana Vitale è impegnata da tanti anni al servizio dei più poveri e fragili, prima a Roma ed ora a Pistoia. Le abbiamo chiesto una breve intervista.
Come stai vivendo personalmente questo tempo di emergenza sanitaria?
Sento che siamo chiamati ad un non facile appuntamento con la storia: le certezze che finora ci hanno accompagnato sono state minate da un virus e tutti siamo stati messi in ginocchio, a riorganizzare il lavoro e le nostre giornate.
La vita, fino a qualche tempo fa, velocissima, ha lasciato il posto a giorni e settimane cadenzati da altre priorità, prima fra tutte la salute.
Rispetto alle fasce più fragili e deboli, che cosa ti preoccupa maggiormente?
L’Emergenza sanitaria, a causa della diffusione del Covid-19, ha fatto saltare gli equilibri raggiunti e a livello sociale ha fatto esplodere, la fragilità di singoli, famiglie, gruppi e comunità. La pandemia ha messo in luce le fragilità, le contraddizioni e le diseguaglianze del nostro sistema. Il tessuto economico e sociale del paese è in grandissima sofferenza interessando in maniera più forte proprio le fasce più deboli come gli anziani, gli immigrati e le donne, ma l’elenco si potrebbe allungare. Lo stesso uso della tecnologia non è disponibile in egual misura per tutti e anche qui, i nuclei più fragili ne rimangono fuori.
Tante attività hanno chiuso definitivamente, altre sono in grande sofferenza. Vincenzo Cesareo, Sociologo e Segretario Generale della Fondazione ISMU scrive: “Un’ attenzione particolare va alla situazione di oltre mezzo milione di persone che si trovano in stato di irregolarità, precarietà lavorativa e disoccupazione”
Secondo te, come la chiesa e le associazioni di volontariato stanno rispondendo a questa emergenza?
Le Istituzioni, le associazioni, le chiese, i volontari sono stati e sono attenti al grido dei più fragili, organizzando degli aiuti immediati. Sono nate, diverse iniziative di solidarietà e di prossimità: a Pistoia, per esempio, una mensa per i senza fissa dimora è stata chiusa, ma vengono preparati tutti i giorni sacchetti con un pasto completo, così anche a Roma. Ma si potrebbero aggiungere migliaia di iniziative. E, se da una parte il Covid-19, ci ha distanziati, dall’altra ci ha reso più vicini, facendoci scoprire nuove risorse e modalità di sostegno e aiuto ai più fragili. Daniele Leodori, vice presidente della Giunta Regionale- Lazio, scrive: “Vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i volontari, le associazioni laiche e cattoliche che operano a Roma e in tutti i Comuni del Lazio per la generosità messa in campo ancor di più in questa emergenza. Uno straordinario esercito, che mette tanto cuore e energie al servizio degli altri, che salva vite ed è spesso fondamentale per tante persone sole o fragili”.