Il 12 luglio 2021 presso il Centro per la Promozione della Donna Sainte Claire à Keur Mbaye Fall di Dakar in Senegal si è tenuto un incontro, a cui hanno partecipato alcune Suore Francescane dei Poveri, membri della famiglia carismatica e dipendenti dei nostri ministeri, con l’obiettivo di condividere i valori delle nostre diverse culture.
“La cultura è l’espressione vitale dell’essere umano, ed è l’elemento fondamentale che permette l’apertura alla fraternità e all’unità nonostante le nostre differenze”: questo è stato il messaggio fondamentale, che ci ha lasciato sr Elisabetta durante il suo intervento.
Questa bella iniziativa è stata per noi occasione preziosa per promuovere e favorire la conoscenza reciproca, e per aiutarci a stimare i nostri valori senza trascurare quelli degli altri. Abbiamo scoperto che, in realtà tutte le culture sono uguali e la loro mescolanza e diversità riflette la bellezza e il volto stesso di Dio.
Condividiamo qualche breve testimonianza:
“La lingua e i tessuti sono due elementi fondamentali della mia cultura, una favorisce la comunicazione e l’altra l’orgoglio e l’eleganza dell’integrità umana”. Sono arrivata in Senegal nel 2009, non ho avuto grossi problemi ad integrarmi perché in Burkina Faso “burkindi” (ospitalità) fa rima con il senegalese “teranga” (ospitalità) e così mi sento a casa”.
Sr Jacqueline Compaoré, sfp
“Provengo da una cultura, a metà tra la cultura sérère e la cultura diola, mi ritrovo nell’ identità multiculturale delle suore Francescane dei Poveri. Attraverso la vita comunitaria e le mie relazioni con gli altri sul lavoro, mi rendo conto che non devo disprezzare l’espressione culturale di nessuno perché è l’essenza stessa della ricchezza della vita comunitaria e della vita relazionale sul lavoro”. Sr Jacqueline Flavienne Sané, sfp
Erano inoltre presenti i rappresentanti di diverse etnie che ci hanno presentato alcune danze tradizionali e alcune caratteristiche delle rispettive culture.
I “serères nones” di Thiès ci hanno regalato la loro danza culturale “Mbilim”.
I “sérères du Sine”, originari della regione del Fatick et Kaolack ci hanno, invece parlato della “ Ndiom”, della circoncisione chiamata “Ndut”, del “ hoy” che è la cerimonia dei saltigués che prevedono il futuro e infine la grande danza tradizionale “Nguel”.
I “diolas” della regione di Ziguinchor ci hanno parlato della cerimonia d’iniziazione degli uomini alla vita adulta e l’uso della lingua locale «Fogny » per la comunicazione.
I “manjacks” e “mancagnes” provengono da culture molto vicine e ci hanno presentato la cerimonia di proposta di matrimonio a una giovane ragazza e quella dedicata a un defunto, chiamata anche partenza da questo mondo per la dimora degli antenati, e ci hanno anche fatto assaggiare il piatto “Premoutaw” a base di riso bianco, olio di palma e ricotta.
Questa esperienza ci ha fatto comprendere che la cultura supera i confini e si lascia illuminare dal Vangelo nei nostri ambienti di vita. Ed è anche attraverso questo canale che continua a diffondersi il carisma di Madre Francesca per la salvezza di tutta l’umanità.
Charles Sène