Sentiamo a volte i proverbi: “Finché c’è vita c ‘è speranza,… la Speranza è l’ultima a morire”. Ma, non sempre è così, soprattutto quando la vita ci fa incontrare il dolore, il fallimento, le separazioni. A “Raggi di Sole”, accogliamo spesso persone che la speranza l’hanno perduta, ma poi l’hanno ritrovata. Un pomeriggio, insieme agli ospiti, ci siamo soffermati sul tema della Speranza, ne sono scaturite bellissime riflessioni, che riportiamo di seguito.
Poesia
Credere che nel mondo c’è del buono, che insieme siamo uniti
nel ricordo della madre, nel giocare con fantasia,
nel riflettere con speranza e conforto, nel vedere il nuovo giorno.
Le poesie di ciascuno
A. Speranza, parola che da bambino sentivo spesso pronunciare. Mia nonna ripeteva sempre: “non perdere mai la speranza”. La speranza ti porta alla fede, alla confidenza, al credere che c’è nel mondo qualcosa di buono. Si certo, un giorno è diverso dall’altro, perché ogni nuovo giorno porta con sé tante cose: tristezza, cattivi pensieri a noi che siamo fuori casa, e per casa intendo dire lontano da tutto e da tutti coloro che rendevano la mia vita armoniosa e stabile. Perché, come accade a volte, la ruota gira e ti ritrovi solo, e ti domandi: cosa faccio io qua? In questi momenti penso a mia nonna e alle sue parole: “Non perdere mai la speranza”.
Quando ci troviamo insieme tante persone diverse solo la speranza ti può dare la forza di condividere.
D. Per me la speranza è una cosa bella perché mi dà motivo di credere di avere una vita migliore di adesso. La speranza mi dà tante emozioni, ricordi, in particolare il ricordo di mia madre che ho perso troppo presto. La mia speranza e il centro “Raggi di Sole” hanno cambiato in meglio la mia vita, ho tante amicizie, e spero di continuare così. Il mio desiderio e la mia speranza sarebbero di rendere questa vita migliore di adesso, senza guerre, senza povertà e senza tutto il male che c’è.
A. Liberiamo la speranza vuol dire creare la speranza, scatenare la pazzia, il sogno, la follia. Questo sperimento durante il corso di disegno (arteterapia) perché disegnare è giocare, sognare, ricordare, tutte cose che eccitano e fanno sperare in qualcosa di più alto ed elevato del momento vissuto. E’ il sogno di viaggiare in un altro luogo, in un’altra terra, in mezzo ad altra gente, altra popolazione. Le circostanze creano la speranza, ma viene aiutata dall’ottimismo, o dalla fede, o dalla fantasia.
M. In questi ultimi anni ho avuto alti e bassi, ma da quando ho iniziato a frequentare il centro “Raggi di Sole”, le suore con le loro parole mi hanno dato un po’ di speranza e conforto per tutto quello che mi riguarda, così da continuare ad andare avanti. Mai avrei pensato che qualcuno, come loro, potesse farmi un bel regalo: un po’ del loro tempo per farmi riflettere. Grazie.
M. Vedo speranza quando incontro i tuoi occhi che mi sorridono con semplicità. Vedo speranza quando sogniamo ad alta voce. Vedo speranza nell’incontro di ogni nuovo giorno, vedo speranza nell’umiltà di ogni piccolo gesto.
Incoronata (operatrice del centro)
Occhi che raccontano, occhi che sorridono, visi segnati dalle nostre storie.
Conoscersi è comprendere che nonostante tutto non siamo così distanti. Abbattere le nostre difese e i nostri limiti. Ricominciare con semplicità donando attraverso i piccoli gesti unici perché sinceri. Ricomincio ogni giorno lentamente ma costantemente. Non perdo la speranza che insieme siamo unici, che una parola o un piccolo gesto sia l’inizio di un’amicizia. Non perdo la speranza di ascoltare un racconto o una storia con lo stupore di una bambina.
a cura di Sr. Giuliana Vitale, sfp