
Le Suore Francescane dei Poveri contribuiscono al sostegno di molti bambini in situazioni di estrema vulnerabilità, garantendo loro il necessario per frequentare la scuola.
Il progetto “Eulegou Xaleyi “, che significa “ragazzi per il futuro”, finanzia la scolarizzazione di molti bambini provenienti da famiglie povere e, in alcune situazioni, anche il materiale scolastico. Desideriamo ringraziare tutti i nostri donatori che con le loro offerte permettono a questi bambini di accedere a un’istruzione di qualità.
In molti Paesi la scuola si definisce gratuita, allo stesso modo in Senegal. Ma nella realtà lo è raramente: il materiale, le divise e le tasse d’iscrizione sono spesso un onere troppo gravoso per le povere, e sono numerosi gli alunni che si vedono negare l’accesso a libri, penne e quaderni.
Questa situazione complica notevolmente il percorso di scolarizzazione e contribuisce invece a creare esclusione e disuguaglianza sociale. Nella regione di Koungheul, nel Senegal orientale, il progetto “Eulegou Xaleyi” sostiene più di 50 bambini, dai 3 ai 20 anni.
Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni ragazzi e della mamma di un bambino sostenuto dal nostro progetto:
«Ho avuto la fortuna di conoscere le Suore Francescane dei Poveri, che mi hanno davvero aiutata pagandomi la scuola e il materiale necessario per studiare fin dal primo anno di scuola primaria.
Ora ho 17 anni e le suore sono sempre lì a sostenermi con lezioni di recupero e materiale scolastico. Sono molto grata!»
«Mi piace molto la scuola e ho la fortuna di andarci. Ma senza il materiale necessario è difficile.
Gli altri bambini mi guardano male. E senza quaderno non so cosa fare quando l’insegnante mi chiede di scrivere», racconta KML, 11 anni, allontanata dalla sua famiglia e accolta da una madre che vive in estrema povertà.
«Sono vedova, non lavoro e mio marito è morto. Non arrivando a poter sfamare i miei figli, poterli mandare a scuola era un argomento fuori discussione.
Ma grazie alle Suore Francescane dei Poveri, mio figlio sta frequentando la loro scuola, parla francese e sa leggere e scrivere. Le ringrazio per aver reso la scuola gratuita».
Grazie ai nostri benefattori!
