Nell’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” ci colpivano alcune parole in modo particolare “l’amore crea legami e allarga l’esistenza quando fa uscire la persona da se’ stessa verso l’altro” (n.88). Abbiamo chiesto a Roberta Mauro del Centro Giovanile di Frascati, nostra volontaria da quasi due anni di raccontarci la sua esperienza di servizio presso il nostro centro Raggi di Sole.
Questo servizio è una palestra che permette di compiere un balzo fuori di sé per incontrare l’altro. L’accoglienza che si vive è un’ accoglienza che sa legare insieme i diversi vissuti, le diverse esperienze. E’ fatta di intrecci di storie, sguardi, sorrisi e a volte anche di incomprensioni. Non è facile e non è scontato accogliere l’altro, perché molto spesso bisogna confrontarsi con i pregiudizi, con i limiti, e anche con la propria storia; a volte si potrebbe rifiutare dell’altro qualcosa che rifiutiamo di noi stessi.
Quando sono entrata a “Raggi di sole” ho scoperto che ogni relazione è un dono, l’altro che è diverso da me è un dono, la sua diversità è un’ occasione di crescita, di confronto. L’altro mi può insegnare che il mio punto di vista è la sola “vista di un punto”; mi può donare la bellezza di guardare il mio quotidiano con i suoi occhi, e tutto questo non può non essere fonte di arricchimento. Alcune volte non è facile ascoltare le storie delle persone, soprattutto quelle storie fatte di sofferenza e di dolore, ci si scontra con l’impotenza di non poter risolvere i problemi di tutti, ma si impara a stare accanto, a non pretendere di avere la soluzione in tasca per ogni necessità, ma ci si fa prossimi con le proprie risorse e le proprie mancanze.
Si fa esperienza che “Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità”. Ed è questo un altro punto importante del servizio: la condivisione, la vicinanza, il camminare insieme giorno per giorno. Così pian piano quelle persone che all’inizio sono gli “ospiti” iniziano a diventare volti familiari, si instaurano dei rapporti di stima e di fiducia reciproca.
Tutto ciò ti permette di scoprire la bellezza che c’è nel cuore di ognuno, un cuore pieno di ferite, ma anche pieno di sogni, desideri, voglia di vivere e di ricominciare. Un cuore che ha voglia di amare e di essere amato.
In queste relazioni che si trasformano ho visto come agisce l’Amore, e come esso possa lenire le ferite. Si impara che tutti “siamo fatti per l’amore”, che nessuno è escluso; siamo così liberi che possiamo dimenticarci dell’amore, ma sicuramente l’amore non si dimenticherà mai di noi.
Per questo credo che, come dice papa Francesco, valga la pena “decidersi ad uscire d’un balzo da se stessi” perché ciò ci permette di andare incontro all’Altro e non un altro qualsiasi, ma un Altro con la A maiuscola.
Roberta Mauro
